FINALITÀ
Primo: fornire agli studenti gli elementi di base, teorici e pratici, per inquadrare correttamente le caratteristiche della professione giornalistica e i codici fondamentali per confezionare i singoli prodotti informativi, tenendo conto dei diversi media e delle caratteristiche specifiche dei generi.
Secondo: dare strumenti di lettura, attrezzi culturali e scientifici per poter capire meglio, anche da semplici lettori, lo sfondo e le dinamiche all’interno delle quali le testate fanno informazione.
ARGOMENTI
Si parte con una breve analisi di cosa significa essere e fare il giornalista, alla luce delle opinioni comuni e delle singole conoscenze. Si metteranno così a punto gli obiettivi del Corso, cercando di valorizzare e fondare, emotivamente e razionalmente, desideri e aspettative di ciascuno. Capire in concreto cosa significano credibilità, autorevolezza, trasparenza e obiettività, sarà la cornice all’interno del quale ci si muoverà per dipingere un quadro, insieme appassionante e realistico, della materia. Si comincerà, seppure per grandi linee, conoscendo le vicende storiche che hanno segnato l’evoluzione del giornalismo, soprattutto i grandi cambiamenti tecnologici che nei secoli hanno mutato non solo i processi ma anche i prodotti-contenuti e persino la stessa mentalità degli operatori della comunicazione, con particolare riferimento all’ultima grande rivoluzione del Web. Verranno poi esaminate le basi tecniche della professione: cosa è una notizia e cosa la rende tale, la notiziabilità; il rapporto con le fonti; la ricerca; l’utilizzo di dati e statistiche; le agenzie; l’intervista e le conferenze stampa. Quindi come si costruisce un breve pezzo, un articolo, un’inchiesta: l’attacco, lo sviluppo, la chiusura, le citazioni, gli errori da evitare e le eventuali rettifiche, i commenti espliciti e quelli impliciti, la continuità della ricerca e l’approfondimento, gli stili del narrare e le domande che – in maniera costante – emergono provocate da un’etica professionale sempre a rischio di essere messa in crisi dalla quotidiana corsa alla produttività. Si analizzeranno i linguaggi usati, anche nelle forme gergali e innovative, secondo i diversi generi e gli strumenti mediatici, soprattutto nell’utilizzo di titoli, sommari e occhielli, gli elementi più in vista e di primo impatto di qualsiasi testata. Si farà un rapido cenno anche alle dinamiche di elaborazione e definizione di un prodotto giornalistico finito: una giornata tipo in una redazione che imposta il lavoro per la serata, sia esso un giornale di carta o un Telegiornale.
Alla fine del corso è programmata la partecipazione di tre esperti in particolari ambiti, giornalismo di guerra, informazione religiosa e informazione giudiziaria, che verranno a colloquio con gli studenti e saranno sottoposti a vere e proprie interviste per capire dal di dentro gli aspetti più delicati di quel settore.
TESTI
PAPUZZI A., Professione giornalista, Le tecniche, i media, le regole (Roma, Donzelli 52010); BERGAMINI O., La democrazia della stampa. Storia del giornalismo (Bari, Laterza 2006); RANDALL D., Il giornalista quasi perfetto (Bari, Laterza 2004); MAISTRELLO S., Giornalismo e nuovi media. L’informazione al tempo del citizen Jorunalism (Milano, Apogeo 2010).