FINALITÀ
La politica, nelle sue diverse connotazioni e situazioni contingenti (locali, nazionali e sovranazionali), ha ormai posto le sue basi su una comunicazione pervasiva e senza confini. Il corso fornisce le cognizioni basilari al fine di individuare le caratteristiche fondamentali che mettono in grado le strutture e i soggetti, atti a questo compito, di raggiungere i propri obiettivi comunicativi. E ciò a partire da tre campi di base: a) l’individuazione e la definizione di istituzioni e soggetti comunicanti; b) le dinamiche in uso; c) i modelli tradizionali ancora funzionanti. Oggi, però, con la predominanza dei nuovi strumenti disintermedianti, l’analisi del sistema comunicativo deve occuparsi di nuovi meccanismi di comunicazione, dei loro canoni e di come interagiscono con i cittadini, di come determinano le opinioni pubbliche e di come le cambiano. Ergo: il fenomeno della disinformazione e della ricaduta sulle scelte elettorali e sulla “narrazione” politica in generale. Lo studente avrà l’obiettivo di leggere e interpretare i fenomeni in uso nella realtà italiana e internazionale; del sistema psico-cognitivo che determina la percezione della realtà; delle ricadute sul piano dell’organizzazione della società civile e delle scelte politiche; a partire dalla situazione che si presenta nella cronaca quotidiana dei fatti nazionali e internazionali. In seconda battuta saranno trattati seppure per grandi linee anche gli aspetti di partecipazione e del coinvolgimento del cittadino nella costruzione dei processi di attivazione, consolidamento e sviluppo dei processi democratici influenzati dai media. Con una breve ma significativa attenzione alle realtà dei propri paesi di provenienza.
ARGOMENTI
Dodici Lezioni di tre ore ciascuna: Prima: Sintetico inquadramento dei sistemi politico-istituzionali nei Paesi di provenienza degli studenti. Seconda e Terza: Chi sono e come sono strutturati i soggetti che comunicano (Partiti; Movimenti; Governi; Parlamenti; Leader; istituzioni locali e internazionali; Cittadini organizzati e no; Opinion maker) – Quarta: modelli e soggetti tradizionali di comunicazione (Portavoce, Spin doktor; Uffici stampa; Campagne elettorali; Comunicazione diretta, ecc.). Quinta: gli obiettivi veri e la finalità politiche della comunicazione (tattiche e strategie) - Sesta: gli oggetti, il “cosa” si comunica realmente – Settima: le diverse teorie sulla costruzione dell’opinione pubblica anche alla luce delle nuove realtà comunicative (v. i social net) - Ottava: Le “deformazioni” della comunicazione alla luce dei nuovi sistemi e modelli – Nona: i diversi “luoghi” della comunicazione e le conseguenze sulle dinamiche - Decima: il coinvolgimento del cittadino nei processi di democratizzazione e nelle dinamiche comunicative - Undicesima Comunicazione locale: il ruolo e i compiti degli enti di prossimità e delle comunità cittadine - Dodicesima: Comunicazione internazionale: accenni sui grandi player comunicatori
TESTI
Obbligatori: Dispense del professore; SORICE M, I Media e la democrazia, Cap. III (Roma, Carocci 2014); ZANACCHI A., Opinione pubblica, Mass Media, Propaganda, Cap. da 3 a 7 (Roma, LAS 2006).
Di approfondimento: DUFFY B., I rischi della percezione. Perché ci sbagliamo su quasi tutto, Introduzione + Cap. da IV a X (Torino, Einaudi 2018); LAKOFF G., Non pensare all’elefante.Come riprendersi il discorso politico, Introduzione + Prima parte e Seconda parte (Milano, Chiarelettere 2019); DI GREGORIO L., Demopatìa. Sintomi, diagnosi e terapie del malessere democratico, da pag 203-300 (Soveria Mannelli-CZ, Rubettino 2019); CRISTANTE S., Potere e comunicazione. Sociologie dell’opinione pubblica, cap. IV (Napoli, Liguori 1999).