FINALITÀ
La politica, nelle sue diverse connotazioni e situazioni contingenti (locali, nazionali e sovranazionali), ha ormai posto le sue basi su una comunicazione pervasiva (per spazi e tempi) e dominante nella vita di individui e collettività. Il corso intende fornire agli studenti le cognizioni di base per individuare le coordinate che mettono in grado strutture e soggetti, predisposti a questo compito, di raggiungere i propri obiettivi comunicativi. Che non riguardano solo il raggiungimento del potere attraverso il consenso (acquisito o conquistato nelle occasioni specifiche, il voto in primis), ma altresì quello di creare una “sfera pubblica” di dialogo e di espressione, che renda l’intero panorama comunicativo sostegno, campo di riferimento, ambiente e soggetto attivo per e nelle scelte di policy e di politics (la “politica mediatizzata”).
Si indagherà ciò a partire da tre pilastri: a) individuazione e definizione di istituzioni e soggetti comunicanti; b) le più frequenti dinamiche in uso; c) i modelli tradizionali ancora funzionanti e le “distorsioni” in atto.
Il tutto seguendo con attenzione giornalistica e quindi nei fatti di cronaca, uno degli avvenimenti più importanti della politica oggi, e che si svolge proprio durante il periodo del corso: le elezioni presidenziali Usa.
Inoltre, con la predominanza dei nuovi strumenti disintermedianti, l’analisi del sistema comunicativo deve occuparsi di meccanismi di comunicazione (definiti genericamente “nuovi”, ma ormai presenti e potenti da diversi anni), dei loro canoni di interferenza con la politica, di come interagiscono con i cittadini, come determinano le opinioni pubbliche e come le cambiano, come aiutano a fare emergere le leadership e le sostengono. Ergo: il fenomeno della disinformazione e della ricaduta sulle scelte elettorali e sulla “narrazione” politica in generale.
Lo studente avrà l’obiettivo di leggere e interpretare i fenomeni in uso nella realtà italiana e internazionale; del sistema psico-cognitivo che determina la percezione della realtà; delle ricadute sul piano dell’organizzazione della società civile e delle scelte politiche; a partire dalla situazione che si presenta nella cronaca quotidiana dei fatti nazionali e internazionali (in particolare, appunto, l’elezione del Presidente Usa).
Infine, saranno trattati, seppure per grandi linee, anche gli aspetti che riguardano i modelli di partecipazione e di coinvolgimento del cittadino nella costruzione dei percorsi di attivazione, sviluppo e consolidamento dei processi democratici, e in particolare il tasso di influenza dei vecchi e nuovi media nelle dinamiche.
ARGOMENTI
Dodici Lezioni di tre ore ciascuna: Prima: I soggetti della Comunicazione politica (Partiti e Istituzioni; Media; Cittadini); Seconda: I sistemi politico-istituzionali, democrazie e meccanismi di voto; Terza: definizione e meccanismi di formazione della leadership; Quarta: Meccanismi di formazione del consenso; Quinta: i linguaggi della politica; Sesta: Il rapporto élite-popolo; Settima: Il coinvolgimento dei cittadini e le opportunità di partecipazione; Ottava: Fake news, Post-verità e storytelling: le diverse manipolazioni della verità; Nona: La “sondaggiocrazia”: l’uso politico dei sondaggi - Decima: Gli imprenditori della paura e le finalità politiche; Undicesima: algoritmi, big data e soft power per la conquista del consenso (in particolare internazionale) - Dodicesima: Verifica delle ricerche sui modelli di esposizione narrativa della vicenda elettorale statunitense.
TESTI
Dispense del Professore; DI GREGORIO L., Demopatìa. Sintomi, diagnosi e terapie del malessere democratico (Rubettino 2019); VACCARI C., La comunicazione politica negli Usa (Carocci, 2007); SORICE M., Partecipazione democratica (Mondadori Università 2019); SORICE M., La comunicazione politica (Carocci, 2014).