FINALITÀ
Il tirocinio ha l’obiettivo di abilitare lo studente alla pratica dell’animazione e si pone come logica continuazione del corso di Animazione socioculturale (EB1221), di cui presuppone la conoscenza.
Obiettivi:
Al termine del tirocinio l’allievo, rispetto al corso, sarà ancor più capace di: - Distinguere e capire il significato delle varie pratiche connesse con l’animazione di un gruppo. - Ipotizzare un intervento su un territorio o su una realtà sociale impiegando i principi e le dinamiche dell’animazione di un gruppo. - Fare un progetto concreto di intervento animativo su uno specifico ambiente sociale. - Organizzare un intervento di animazione in un determinato settore;
- Valutare l’efficacia pedagogica e sociale di un progetto di animazione socio-culturale. - Fare un bilancio delle proprie competenze nel campo dell’animazione. - Indicare concretamente per quale tipo di ambiente è più pronto ad intervenire con un progetto/intervento di animazione socio-educativa: territorio, comunità educativa/ri-educativa, centro per minori, gruppo, scuola, ecc.
ARGOMENTI
Il tirocinio prevede un’esperienza pratica di animazione socioculturale all’interno di una organizzazione o di un progetto.
In particolare il tirocinio potrà svolgersi nei nei seguenti ambiti di animazione socioculturale: 1. Animazione e gestione di gruppi; 2. Espressione artistica e culturale. 3. Ricerca-intervento. 4. Animazione territoriali: lavoro di rete; organizzazione, progettazione, comunicazione; 5. Animazione socio-culturale nelle politiche sociali (es. Progetti giovani, educativa di strada, servizi di mediazione); 6. Animazione socio-culturale e partecipazione: lo sviluppo del volontariato e del Terzo settore.
Impegni per lo studente: - Fare un’ esperienza pratica tra quelle proposte - Presentare una relazione sulle esperienze fatte - Fare delle osservazioni critiche sull’esperienza, tenendo conto delle indicazioni date
Valutazione:In base alla relazione dell’esperienza fatta. - in base al progresso nell’apprendimento di nuove abilità, o nel miglioramento di quelle già possedute.
TESTI
La bibliografia è la stessa del corso, con l’aggiunta di alcuni testi come suggerimento per l’attività pratica. SI riserverà particolare attenzione agli articoli della rivista “Animazione sociale”:
ELLENA G.A. (ed.), Manuale di Animazione Sociale (Torino, E.G.A 1988); JELFS M., Tecniche di animazione. Per la coesione del gruppo e un’azione sociale non violenta (Leumann, LDC 1986); CAPELLO G., I media per l’animazione (Leumann, LDC 2002); DOTTI M., La tela del ragno: educare allo sviluppo attraverso la partecipazione. Manuale pratico per l’animazione sociale (Bologna, EMI 2005); LOOS S.-VITTORI R., Gruppo gruppo delle mie brame. Giochi e attività per un’educazione cooperativa a scuola (Torino, EGA 2005); MANES S., 83 giochi psicologici per la conduzione dei gruppi. Un manuale per psicologi, insegnanti, operatori sociali, animatori (Milano, Angeli 1998); ID. (a cura), 68 nuovi giochi per la conduzione dei gruppi. Sul treno della vita per scoprire il nostro sé di ieri, di oggi e di domani (Milano, Angeli 2004); NOVARA D.-PASSERINI E., Ti piacciono i tuoi vicini? Manuale di educazione socio-affettiva (Torino, EGA 2003); REGOLIOSI L., La strada come luogo educativo: orientamenti pedagogici sul lavoro di strada (Milano, Unicopli 2000); GAMBINI P., L’animazione di strada: incontrare i giovani là dove sono (Leumann, LDC 2002); VOPEL K., Giochi di interazione per adolescenti e giovani, 4 voll. (Leumann, 1991); ID., Manuale per animatori di gruppo. Teoria e prassi di giochi di interazione (Leumann, LDC); ID., Giochi interattivi, 6 voll. (Leumann, LDC 1994); ID., L’animatore competente. Nuove tecniche per l’animatore di gruppo, 2 voll. (Leumann, LDC 1999); CRAVERO D., Ritornare in strada. Manuale per la formazione degli operatori di strada (Cantalupa, Effatà 2008).