Corso
Elenco corsi a.a. 2017/2018
Anno accademico 2017/2018

Seminario di Storia della filosofia contemporanea FA0660

5 ECTS
Docente
Sede di Roma
Secondo semestre

ARGOMENTI

Il seminario consiste in una rilettura critica della definizione aristotelica dell’uomo animal rationale sotto la luce di alcuni filosofi della fenomenologia contemporanea. La definizione di uomo è una formula capace di richiamarne la struttura, l’essenza (eidos). Ma non è l’uomo l’indefinibile per essenza? Questo crea un paradosso, perché è pur sempre un’indicazione: allora si accetterà una defini¬zione che al meglio sappia rendere ragione dell’indefi¬nibilità che l’uomo porta con sé. Animal razionale: storia e critica di una definizione. Excursus storico: 1. Per i filosofi greci: Platone nel Menone; Aristotle nei Topici (horismos, ketegoroùmena), nell’Etica Eudemia (politikòn), ma anche domestico (oiko¬nomikòn), e propriamente non è un solitario, piuttosto è un animale comunita¬rio (koinonikòn), nella Politica (libro A) l’uomo è detto zòon lògon èchon; Plotino: eredita la formula stoica, ma nelle Enneadi – VI, 7, 4-5 (raccolta di 9 trattati, insiemi di 6 raccolte, redatte da Porfirio), la critica, rilevando una di¬scussione dilemmatica. 2. San Tommaso: nel suo De ente et essentia ritrovia¬mo la definizione dell’uomo come animale razionale, portata incidentalmente per spiegare certe strutture ontologiche e classificatorie. 3. Immanuel Kant, nella La metafisica dei costumi. La metafisica è intesa da Kant come un sistema (organismo in cui tutto si tiene) di cognizioni a priori, derivato da puri concetti. I costumi sono invece i comportamenti umani in quanto frutto di scelta libera. Lo scopo è concludere come l’uomo dovrebbe comportarsi, e per fare ciò non ci si può basare su di un’antropologia, perché questa esamina l’uomo a posteriori. La distinzione dell’uomo del fenomeno e l’uomo del noumeno è evidenziata invece dall’esperienza morale. 4. Edmund Husserl: i tre libri delle Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica. L’io diventa realtà singolare e privilegiata nella ricostruzione per stratificazioni husserliana della natura umana, che fini¬sce per ritrovare la definizione di uomo animale razionale. 5. Martin Heidegger: afferma sempre di non dimenticare la peculiarità dell’essere (das Sein). Il concetto di essere è indefinibile, non è qualcosa come l’ente, tuttavia la sua indefinibilità non dispensa dal problema del suo senso, e perciò richiederà una semantizzazione sua propria. 6. L’uomo come persona: concetto essenziale per una definizione dell’uomo. Personalisti, fenomenologi e esistenzialisti: Karl Jaspers, E. Mou¬nier, Max Scheler, E. Levinas, M. Buber, Jean-Paul Satre, ecc.